E' finalmente giunta al termine una vicenda che si trascinava ormai da troppo tempo e che vedeva da una parte la direzione della Casa Circondariale di Lanciano e dall'altra la UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo contrapposte su questioni legate ai diritti dei lavoratori e accordi sindacali non rispettati.
la diatriba infine è sfociata nella condanna per attività antisindacale posta in essere dalla direzione della Casa Circondariale di Lanciano contro la UILPA Polizia Penitenziaria...
il giudice del lavoro ha sentenziato il 21 gennaio 2019
In accoglimento del ricorso, dichiara l’antisindacalità delle condotte dell’Amministrazione convenuta, per l’omessa attuazione di quanto previsto
dall’Accordo decentrato in materia di interpelli dell’11 maggio 2011, dal verbale di riunione del 2 marzo 2017 e dalla delibera n. 4 del 18 ottobre 2017 della Commissione Arbitrale Regionale, nonché per l’omessa previa richiesta di nulla osta dell’organizzazione sindacale ricorrente al momento dell’adozione del provvedimento di trasferimento del sig. **************, dirigente della predetta organizzazione, e ne dispone la cessazione, ordinando, altresì, alla detta Amministrazione di rimuoverne gli effetti e di astenersi in futuro dal reiterarle.
Condanna l’Amministrazione resistente, in persona del legale rappresentante p.t., a rifondere alla parte ricorrente le spese del giudizio, che, ridotte nella misura indicata in dispositivo, liquida nel residuo importo di € 2.567,50, oltre rimborso spese forfetario IVA e CPA come per legge.
Così deciso in Lanciano in data 21 gennaio 2019